Produzione di alta qualità

MANIFATTURA ARTIGIANALE

Azienda Agricola Barbàra

Passione per la Terra

L’azienda agricola Barbàra produce da tre generazioni prodotti di alta qualità quali olio extravergine di oliva, uva da vino, meloni gialli e cereali come lenticchie verdi rosse e grigie, ceci e grano.

L’azienda confeziona per la prima volta il nostro olio extravergine di oliva biologico nel 2000 iniziando con una sola linea chiamata “Barbàra DOP Valli Trapanesi”. Il DOP è una certificazione che conferma la qualità e la provenienza del prodotto. Il “Barbàra DOP Valli Trapanesi” nasce da tre tipologie di olive “Biancolilla”, “Cerasuola” e “Nocellara”, ovvero le tre varietà autoctone della zona di Trapani. Queste tipologie sono totalmente diverse fra loro, infatti la biancolilla dà vita ad un olio molto leggero adatto a piatti a base di pesce, la cerasuola ad un olio dal fruttato medio adatto a tutti tipi di pietanze e infine la nocellara ad un olio dal fruttato intenso ideale per condire piatti molto forti come selvaggina zuppe e minestre.

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Grazie alla perseveranza e all’amore per il proprio lavoro e con i suoi olii extravergine biologici, l’azienda Barbàra si afferma molto presto a livello nazionale ed internazionale scegliendo così di ampliare la gamma dei formati.

Oltre alle bottiglie, confeziona in bag in box, pratiche e utili sacche, dove la qualità si conserva più a lungo. Nell’ 2017 lancia nel mercato la produzione di lenticchie e ceci biologici, un prodotto fresco, piccolo e genuino, con tempi di cottura bassissimi e che non necessita di ammollo!

TERRITORIO

PASSIONE PER LA TERRA

MANIFATTURA ARTIGIANALE

Prodotti Barbàra

OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA
BIOLOGICO SICILIANO

CONDIMENTI OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA BIOLOGICO SICILIANO

Legumi secchi SICILIANI
LENTICCHIE & CECI BIOLOGICI

Meloni gialli 
di Trapani biologici

Grani Antichi Siciliani
Biologici

Uva da vino Biologico
UVE BIANCHE | ROSSE | ROSATE

Trapani | Comune all’Isola di Sicilia, Italia

Trapani

Trapani (Tràpani in siciliano) è un comune italiano di 55 218 abitanti, capoluogo dell’omonimo libero consorzio comunale in Sicilia.

Trapani ha sviluppato nel tempo una fiorente attività economica legata all’estrazione e al commercio del sale, giovandosi della sua posizione naturale, proiettata sul Mediterraneo, e del suo porto, antico sbocco commerciale per Eryx (l’odierna Erice), sita sul monte omonimo che la sovrasta. L’economia oggi si basa sul terziario, sulla pesca (anticamente quella del tonno rosso, con la mattanza), sull’estrazione ed esportazione del marmo, sulle attività legate al commercio e al turismo. L’agglomerato urbano comprende circa 80 000 abitanti, in quanto include anche la popolosa frazione di Casa Santa, ricadente nel territorio del comune di Erice.

Geografia fisica

Territorio | Trapani è posizionata nella parte più occidentale della Sicilia, sul promontorio dell’antica Drepanum in latino, dal greco Drepanon (Δρέπανον, falce), data la forma della penisola su cui sorge la città. Il territorio comunale è vasto 180,44 chilometri quadrati, il secondo più esteso della provincia dopo quello di Marsala, con una densità di circa 307 abitanti per chilometro quadrato. La città ha un’altitudine media di tre metri sul livello del mare.

Il suo territorio comunale è attraversato dal fiume Chinisia.

Fanno inoltre parte del territorio di Trapani l’Isola della Colombaia, lo Scoglio Palumbo, e gli scogli Porcelli.

Trapani | Economia

Industria e artigianato

Famosa nel periodo pre-industriale per l’artigianato del corallo e l’argenteria, tra XVIII e XIX secolo Trapani diventò uno dei principali poli agroalimentari del Mediterraneo. Trapani era rinomata soprattutto per il sale delle sue saline, oggi ancora attive grazie alla Sosalt e la provincia per il vino (in particolare il vino marsala), molto apprezzato sul mercato inglese. Entrambi i prodotti venivano principalmente esportati attraverso l’importante flotta commerciale di stanza nel porto. Importante anche la produzione vinicola: il suo territorio fa parte delle zone di produzione dell’Erice Doc con aziende come Firriato, Cantina sociale di Trapani e Fazio wines, e del Marsala Doc, con l’azienda Tenute Fardella della Ripa.

Alla metà del XX secolo si sviluppò l’industria marmifera, di cui resta in attività solo il bacino di Custonaci. La zona è anche ricca di uliveti, l’olio trapanese fa parte della DOP Valli Trapanesi. Sviluppato il settore terziario. Di rilievo la cantieristica: il porto ospita due bacini di carenaggio e otto scali d’alaggio e i nuovi cantieri navali HSC Shipyard. Alcune Società, con sede legale ed operativa in città, si sono affermate nell’ambito nazionale ed internazionale. Tra le più importanti nel trasporto marittimo Liberty Lines, nei prodotti di tonnara la Nino Castiglione, nei prodotti di pelletteria ed abbigliamento la “Stefano Corsini”. “Demopolis” rappresenta uno dei più importanti istituti di ricerche nazionali, diretto da Pietro Vento. Si svolge a Trapani da quindici edizioni, nel mese di giugno, la Fiera Campionaria dell’ARtigianato, COmmercio e INdustria (AR.CO.IN).

La lavorazione del corallo

Tra XV e XVI secolo i pescatori trapanesi iniziarono a praticare la pesca del corallo, così si sviluppò un fiorente artigianato per la sua lavorazione. I maestri corallari acquistarono fama in tutto il bacino del Mediterraneo con i loro prodotti artistici. Si consolidò una rete di committenze prestigiose in tutta Europa e fu così possibile produrre opere sempre più ricche ed elaborate. Presso il Museo Pepoli si possono ammirare sculture, monili e altre opere dei maestri trapanesi realizzate in corallo. Oggi, tuttavia, la pesca è quasi del tutto scomparsa, mentre è limitata a qualche artigiano la lavorazione del corallo. Maria Concetta di Natale sostiene che la più antica lavorazione del corallo a Trapani era caratterizzata dalla produzione di grossi grani di corallo con cui si usavano comporre i paternostri. La tecnica di lavorazione con il bulino, dal maestro corallaro Antonio Ciminello, consentiva invece, di realizzare sculture di minuscole dimensioni.

La tecnica del retroincastro è stata utilizzata tra la fine del Cinquecento e la fine del Seicento per la decorazione di acquasantiere, vassoi e piatti; consiste nell’inserimento di piccoli elementi di corallo (a forma di puntini, virgole, baccelli, gocce) all’interno di due lastre di rame dorate perforate dal verso. Venivano fissati con pece, cera e chiusi con tela. La tendenza al gusto barocco porta alla sostituzione di questa tecnica con quella della cucitura, fatta di fili metallici e di pernetti, di elementi di corallo floreali, fitoformi ridondanti di motivi curvilinei. Filigrana, argento, pietre colorate, madreperla, avorio, tartaruga e ambra sostituiscono le decorazioni bianche e blu nel rame dorato.

Pesca

La pesca a Trapani vanta un’antica tradizione, specialmente del tonno per la quale si usava la classica tecnica della mattanza nelle varie tonnare situate in città e nei dintorni: (San Giuliano, San Cusumano, Isola di Formica) e in provincia (Favignana, Bonagia, San Vito Lo Capo, Scopello, Capo Granitola). Oggi la flotta da pesca trapanese è la quarta della Sicilia: il porto peschereccio ospita 142 imbarcazioni di piccola e media pesca, per un totale di 2805 TSL (tonnellate stazza lorda). L’antico mercato del pesce, dopo essere stato ristrutturato nel 1998, è adesso utilizzato per eventi culturali. Il nuovo mercato del pesce per la vendita al dettaglio trova collocazione nei pressi di Piazza Scalo D’Alaggio, in prossimità del porto peschereccio. Ampio e moderno, è maggiormente funzionale all’attività della pesca. Nella stessa zona vi è la struttura del mercato all’ingrosso del pesce. Rappresenta l’unico mercato in Provincia e la sua ristrutturazione recente, con fondi europei, lo pone all’avanguardia in ambito nazionale sia come commercializzazione che come rintracciabilità del prodotto.

Turismo

Negli ultimi anni, la scelta della amministrazione di puntare alla riqualificazione del centro storico, lo sviluppo efficiente del vicino aeroporto di Birgi “Vincenzo Florio” e la presenza di numerose navi da crociera hanno determinato una crescita esponenziale delle presenze turistiche in città: rispetto ai decenni trascorsi al tradizionale turismo di passaggio, verso l’arcipelago delle Egadi o Erice, si è aggiunto quello stanziale, favorito anche da alcune peculiarità della città come l’immediata vicinanza dell’attracco delle navi da crociera alla parte commerciale del centro storico e delle spiagge attigue ad esso. Si è avuto, quindi, uno sviluppo delle sistemazioni alberghiere in città e nei dintorni, con la nascita di villaggi turistici, hotel, agriturismi e bed and breakfast, e la creazione di una nuova movida grazie alla presenza di discoteche e nuovi lidi balneari oltre che di servizi al turista come il Wi-Fi libero nelle zone del centro storico e del lungomare Dante Alighieri per 60 minuti al giorno.

Fonte | Trapani: https://it.wikipedia.org/wiki/Trapani

85%

Product Quality Index

92%

Energy Generation

CERTIFICAZIONE